Ciao a tutti, mi presento ai lettori di “Cambiare Vita” e esprimo la mia immensa gratitudine alla redazione per l’opportunità di dare a conoscere una sintesi della mia storia. Sono Silvana Di Liberto, una cantante multilingue di origini siciliane, proveniente da Monreale, una cittadina incantevole. Da molti anni risiedo in Spagna e, grazie a questo articolo, desidero illustrare il percorso della mia vita artistica.
La mia carriera ha avuto inizio a Londra, ha proseguito a Barcellona, nel nord della Spagna, per poi estendersi fino al sud dell’Andalusia, al confine con il Portogallo. Pur godendo di una stabilità nella mia vita attuale, nutro la speranza che il futuro mi riservi ancora spazi per nuove esperienze e spostamenti.
Le varie fasi della mia carriera mi hanno condotto in crociere, su navi private, in eleganti hotel e resort, e soprattutto in eventi privati, arricchendo non solo il mio bagaglio di testimonianze e il mio network, ma contribuendo anche in modo significativo alla mia crescita personale e professionale.
Silvana Di Liberto e il suo nuovo libro sul Cammino di Santiago
Con un repertorio vasto e variegato, ho assunto la forma di una sorta di jukebox umano, avendo l’opportunità di interpretare brani per un pubblico internazionale. Tutte queste opportunità sono il risultato di una scelta consapevole di dedicarmi completamente a ciò che amo, e intendo farlo fino all’ultimo istante della mia permanenza su questa terra.
Il periodo post-COVID è stato cruciale per me. Se da un lato ha rappresentato una fase oscura, dall’altro mi ha offerto il tempo necessario per riflettere su ciò che veramente voglio e su come plasmare il mio futuro.
Inaspettatamente, ho riscoperto la passione per la scrittura, un ritorno alle radici di una bambina siciliana che ama ancora esplorare il proprio universo, chiamato la ‘5 dimensione’ – uno luogo condiviso con persone più giuste, umane, unite e rispettose. Aspetti che, purtroppo, nel nostro mondo sembrano essere in declino.
Dopo tanti anni, ho deciso di condividere i miei ricordi con coloro che mi amano e con chi aspira a conoscermi per quello che sono, attraverso la mia prima opera intitolata ‘Il Cammino di Santiago a modo mio’. In questo libro, condivido tutte le tappe vissute come una semplice pellegrina, evidenziando il mio approccio alla vita con il minimo indispensabile.
L’anno scorso l’ho pubblicato in spagnolo, ‘El Camino de Santiago (a mi manera)’, per poi tradurlo in italiano allo scopo di raggiungere un pubblico più ampio. Ho percorso questo sentiero a modo mio, come suggerisce il titolo, senza vincoli di regole prestabilite o limiti di chilometri predeterminati, e senza l’intento di raccogliere timbri per la credenziale, ma ascoltando unicamente il battito del mio cuore.
Tutto ha avuto inizio in un passato lontano, in cui ho avuto il privilegio di esibirmi per poco tempo di fronte a un pubblico selezionato su una nave privata. Il destino mi ha riservato una sorpresa gradita: tra gli spettatori si trovava una donna eccezionale, fuori dagli schemi del nostro mondo quotidiano, con cui ho sperimentato una connessione immediata al solo sguardo.
La sua proposta inaspettata è stata un invito ad unirmi a lei in un viaggio mistico lungo il Cammino di Santiago. Ho colto al volo l’opportunità, dando inizio a un’avventura destinata a scuotere la mia vita in modi che ancora oggi mi accompagnano.
Questo sentimento si è fissato in me come una cicatrice indelebile. Nonostante i miei sforzi nel corso degli anni per cancellarlo, la vita, con le sue sfumature emozionali, offre e sottrae, ed è così che è accaduto anche a me.
Quando siamo partite dalla Francia, ricordo vividamente i primi 100 metri in salita, con la mia espressione che cominciava a mutarsi come un camaleonte. In quel momento, pregavo silenziosamente che non fosse un presagio per tutte le tappe a venire. In realtà, non avevo la minima idea di cosa mi aspettasse.
La mia giovane età limitava la mia conoscenza, ma questo si rivelò un vantaggio, permettendomi di affrontare le difficoltà e i pericoli con uno sguardo fresco, curioso e attento a tutti i particolari. Intraprendere questo cammino implica un’incredibile fatica fisica, con dolori in tutto il corpo, coinvolgendo sia coloro che sono preparati e allenati, sia persone come me e la mia amica, che non lo eravamo.
In ogni caso, poiché non esistono alternative, perché devi andare solo avanti, ci si abitua a ogni circostanza: alla sofferenza, alla pioggia, al vento, ai cani randagi, allo zaino che sembra aumentare di peso ad ogni passo, al cattivo odore che si trasforma nella nuova fragranza preferita, al sudore appiccicoso che diviene una parte di te e ai tratti di solitudine, mettendo alla prova spirito e corpo ogni santo giorno.
Mentre si viaggia, ho ammirato paesaggi mozzafiato che tolgono il fiato e rendono l’anima vulnerabile. Ho visitato antichi villaggi, condividendo storie, dolori e sostegno con sconosciuti che, nel corso del percorso, si sono trasformati in veri fratelli di sangue, senza che tu te ne accorgessi.
È come passare da una porta all’altra, dove tutte le dimensioni si fondono, e la vita, pur essendo un’illusione, diventa più evidente in quel contesto. La connessione ardente con la spiritualità è stata ciò che ha reso il mio cammino unico, alimentata dalla diversità di persone di tutti i tipi, tratti sociali e colori.
Ho abbracciato la ricchezza delle differenze culturali e ho conosciuto una parte del nord della Spagna con la sua cultura, arte, gastronomia locale e il calore della gente che ci ha sempre accolto con un sorriso sulle labbra.
In passato, il Cammino di Santiago conservava un’essenza meno turistica rispetto alla sua attuale fama, malgrado l’influenza di Paolo Coelho nel renderlo celebre.
Le persone intraprendono questo viaggio per una varietà di motivi, che vanno oltre i temi religiosi e spirituali. Si evidenzia la ricerca di un contatto più intimo con la natura, l’opportunità di sfuggire alla ripetitività di tutti i giorni, il desiderio di trarre ispirazione artistica, l’interazione con nuove persone e l’aspetto sportivo.
Allo stesso modo, alcuni lo affrontano come uno scopo per sperimentare il senso di conquista e autodisciplina.
Personalmente, ammetto di aver iniziato questo percorso per gioco e senza avere una chiara prospettiva. In compenso, raggiungere la fine è stato un trionfo, un processo di rinascita che ha svelato sfaccettature della mia vita che forse trascuravo in passato o che erano velate.
È stato un apprendimento simile a frequentare una scuola all’aperto, dove ci si può immergere liberamente senza restrizioni, diventando così un allievo della vita stessa.
Oggi, il Cammino di Santiago ha subito una trasformazione, assumendo in qualche modo l’aspetto di Disneyland, soprattutto durante l’estate qui in Spagna, quando viene promosso incessantemente in televisione. Comunque, riesce ancora a mantenere un’atmosfera particolare per coloro che lo vivono veramente con amore e dedizione.
È, però, fondamentale riflettere attentamente sulla sua idoneità prima di decidere di intraprenderlo, visto che non è adatto a tutti.
In questi 39 capitoli, si intrecciano armoniosamente elementi personali, autoanalisi, gestione delle emozioni, amicizia, amore, umore, avventura, misticismo e coinvolgenti dialoghi con vari pellegrini.
Il mio obiettivo principale è trasmettere un messaggio profondo: cogliere l’inaspettato e aprirsi alle opportunità che la vita ci riserva.
Tramite il mio racconto, invito i lettori ad esplorare il proprio cammino e farne parte attivamente del mio, a connettersi con se stessi e a celebrare la diversità che arricchisce la nostra esistenza. Che decidiate di leggere ridendo, piangendo, immedesimandovi o scegliendo di non accettare i consigli, spero che questo viaggio vi appassioni.
Questo libro non si limita a essere una semplice cronaca di un lungo pellegrinaggio sul Cammino di Santiago; si configura come una proposta per spezzare la monotonia quotidiana e a sognare qualcosa che talvolta trascuriamo, forse ritenendolo irraggiungibile. Credetemi, ogni cosa è possibile.
Desidero esprimere la mia gratitudine alla Federación Española de Asociaciones de Amigos del Camino de Santiago per aver condiviso il mio lavoro sul loro sito web e sulla rivista di dicembre 2023.
In conclusione, vi incoraggio calorosamente a esplorare il mio libro e condividere le vostre impressioni. Sarà per me un grande piacere leggere i vostri commenti e riflessioni.
Potete lasciare il vostro feedback al seguente link. Grazie anticipatamente per la vostra preziosa partecipazione!