Federico, giocatore di poker online
Dopo aver lasciato l’Italia, Federico si è trasferito a vivere in Bulgaria dove si è dedicato alla professione di giocatore di poker online. In questa intervista ci racconta la sua esperienza di italiano all’estero e condivide alcuni consigli pratici per chi vuole intraprendere questo percorso.
Ciao Federico, presentati brevemente
Ciao, mi chiamo Federico Giampieri e sono originario di Ancona, nelle Marche. Ho lasciato il mio lavoro per dedicarmi a tempo pieno al poker online e sono riuscito a fare di questa passione un lavoro, ora condivido la mia esperienza attraverso il mio blog per chi vuole seguire il mio stesso percorso.
Di cosa ti occupavi in Italia e perchè hai sentito la necessità di andare all’estero?
In Italia facevo qualche lavoretto saltuario, prima di partire facevo l’operaio in fabbrica. Per un periodo ho affiancato il poker al mio lavoro, successivamente, essendo il mio contratto in scadenza ho deciso di dedicarmi anima e corpo al poker online. Non ero soddisfatto del mio lavoro e aspettavo con trepidazione l’ora in cui tornavo a casa per giocare e analizzare ogni volta situazioni nuove, imparando sempre di più. Ho sentito la necessità di andare all’estero perché avevo bisogno di nuovi stimoli e per fare una nuova esperienza. Ero stato all’estero solo per brevi periodi e cercavo una sfida con me stesso. Sia per quanto riguarda il poker che la vita di tutti i giorni.
Sei partito con poche certezze, cosa ti ha spinto a prendere questa decisione?
Sono partito perché avevo ben poco da perdere e una grande opportunità di fronte a me, data dal poker online e le libertà che esso concede. Penso che spesso una persona si faccia troppo condizionare dalle altre persone e dalla società che le spinge a seguire le strade più tradizionali. Sono convinto che se senti davvero di voler fare qualcosa, anche se agli altri sembra incosciente, dovresti farlo e basta. Con questo non voglio dire che bisogna fare delle pazzie a tutti i costi, può essere anche una cosa banale, che però può farti stare molto meglio.
Come mai hai scelto la Bulgaria?
L’importante era andare in un paese in cui fosse possibile giocare a poker online in siti esteri (cosa non possibile dall’Italia) e allora tra i tanti ho scelto uno in cui il costo della vita fosse ridotto. Inoltre un mio amico bulgaro mi ha dato una mano durante il periodo in cui sono stato là. Di sicuro è stato un anno interessante e che mi ha fatto crescere come persona.
Sei partito da solo?
Sono partito con un mio amico, il quale è tornato in Italia dopo un paio di mesi. Quando se ne andò avevo qualche dubbio sul rimanere da solo, poi col tempo è stato un fattore che ha reso quest’esperienza ancora più frizzante.
Sei riuscito a trasformare una tua passione in un lavoro, ci spieghi meglio come hai fatto?
Ho iniziato come tutti, giocando con gli amici, poi ho scoperto il poker online. Come la maggior parte all’inizio non avevo risultati. Non perdevo ma non riuscivo a salire di livello. Ho scoperto che studiando e confrontandosi con altri si può migliorare e arrivare ad avere dei guadagni da questo gioco. Durante quel periodo il mio pensiero fisso era il poker. Per fortuna non mi ha disgustato, anzi, la passione è ancora molto viva, nonostante gli alti e i bassi.
Parlaci del poker online: come si gioca, vantaggi e svantaggi di giocare online, difficoltà e lati positivi
Nel poker online, a differenza di quello dal vivo, puoi permetterti di iniziare con molti meno soldi visto che giochi da casa. Infatti, dal vivo, oltre agli spostamenti richiesti per andare nei casinò, il costo dei tornei è più alto e senza una solida base economica alle spalle è praticamente impossibile giocare dal vivo e farlo come lavoro. Volendo, al ritorno dal lavoro, chiunque può decidere di dedicare qualche ora al gioco. Questi sono i vantaggi principali del poker online, insieme al fatto che puoi giocare più tavoli contemporaneamente, cosa ovviamente impraticabile dal vivo.
Anche se giocare da casa è un vantaggio, può diventare allo stesso tempo uno svantaggio. Il lato sociale e ricreativo del poker dato dal contatto umano decade. Questo può portare a vedere il poker come una mera fonte di guadagno, perdendo il lato romantico se vogliamo. La difficoltà più grande di giocare a poker penso sia il dover resistere ai periodi negativi. Infatti, per quanto bravo tu possa essere, prima o poi avrai periodi in cui perderai. Così come un imprenditore ha dei brutti momenti, lo stesso capita ad un giocatore di poker. Nel poker questo succede perché la fortuna ha un suo ruolo che va tenuto in considerazione. I lati positivi sono diversi. La cosa che mi piace di più è la meritocrazia del poker. Come detto, chiunque può iniziare a giocare ed impegnarsi a fondo e riuscire a tirare fuori uno stipendio, se si è bravi anche molto di più.
Cosa consiglieresti a chi vuole diventare un giocatore di poker online professionista?
Chi vuole diventare un giocatore professionista di poker deve studiare il gioco sotto ogni aspetto ed essere disposto ad andare avanti per vari mesi senza avere grandi risultati. Ci sono delle regole fondamentali da seguire. La più importante è avere una buona gestione dei soldi, per non permettere alla componente aleatoria presente in questo gioco di avere la meglio. Ovvero giocare partite che puoi permetterti di affrontare (ed eventualmente perdere). Questa è la fondamenta che ogni giocatore che si dichiara professionista deve avere. Altrimenti diventi solo un giocatore d’azzardo.
Dove ti vedi fra 5 anni?
Onestamente non ne ho idea. Ora sono tornato in Italia da circa 6 mesi e sto valutando il da farsi. Non so se tra 5 anni giocherò ancora a poker online. L’unica cosa che so di volere è continuare a fare cose che mi piacciono. Anche se in futuro dovessi smettere di giocare a poker vorrei viaggiare molto e visitare più posti possibili, visto che secondo me quando si viaggia è sempre una grande crescita culturale e personale. Inoltre, mi piace cambiare e tutte le volte che ho cambiato qualcosa nella mia vita i lati positivi sono sempre stati maggiori di quelli negativi.