Michele Rubini ha viaggiato e lavorato in giro per il mondo negli ultimi 10 anni: Spagna, Regno Unito, Australia e Grecia oltre a tantissime altre tappe. Ecco il suo racconto e alcuni spunti utili per chi vuole lavorare viaggiando!
Ciao Michele, presentati ai lettori di Cambiare Vita!
Ciao a tutti, sono un ragazzo normale con i suoi pochi pregi e tanti difetti che viaggia e lavora in giro per il mondo da oltre 10 anni. Ho 33 anni anche se ne dimostro 15 e ho i capelli arancioni anche se tanti dicono che sono rossi.
Di dove sei e cosa facevi in Italia?
Sono nato e ho vissuto fino a 23 anni in un piccolo borgo medioevale di circa 1500 anime, le chiamo anime, perché qualcuno sembra davvero un morto che cammina. Il primo contatto con il mondo del lavoro l’ho avuto una calda estate, mentre ero in vacanza dalla scuole superiori (Geometri per la precisione), mi venne chiesto se volevo tirare su qualche soldino facendo il manovale ed accettai. La cosa di guadagnare dei soldi, così da poter essere libero finanziariamente mi faceva gola! Appena terminai le superiori decisi di mettere da parte l’idea dell’Università ed andare subito a lavorare.
Raccontaci il tuo percorso fino a questo momento
Tra il diploma e i 23 anni furono anni molto bui, facevo si tante serate, avevo un sacco di amici, giocavo a calcetto, passavo ore e ore giocando alla Playstation, avevo tutto! Ma sentivo che quella non era la vita che volevo, perché ero costretto a passare 40/50 ore a settimana facendo un lavoro che non mi piaceva.
Un saggio diceva: “per arrivare all’alba non c’è altra via che la notte”. Così la notte finì e a circa 23 anni arrivò il sole, il quale ha continuato a splendere forte fino ad oggi e spero che continui a lungo 🙂
Lavorare viaggiando, quali mete hai toccato durante la tua esperienza?
Negli ultimi 10 anni mi sono trovato a lavorare viaggiando in giro per quattro continenti, cercherò di elencare tutti i posti nei quali ho vissuto per più di un mese: Rodi, Marsa Alam, Myknos, Sharm El Sheikh, Londra, Ibiza, Madrid, Bilbao, Lloret de Mar, Naxos, Kenya, Thailandia, Birmania, Indonesia, Perth, Sydney, Filippine, Dublino, Vietnam, attualmente Brisbane, Australia.
Nei paesi del sud est asiatico ho vissuto dei mesi interi, soprattutto in Thailandia, ma non ci ho mai lavorato, perché ciò che consiglio anche ai membri del nostro gruppo è di lavorare in posti dove il rapporto stipendio/costo della vita è molto più alto rispetto all’Italia per poi investire parte dei risparmi in lunghi viaggi zaino in spalla in posti dove il costo della vita è molto basso.
Di cosa ti occupi ora? Parlaci del tuo progetto!
Sono già diversi mesi che ho aperto una pagina Facebook e un sito internet con lo scopo di mostrare come trovare lavoro all’estero comodo da casa o in meno di una settimana direttamente sul posto. È ciò che ho fatto negli ultimi anni, ho ricevuto contratti da compilare tramite email usando il pc della mia cameretta e ovunque sono andato mi sono sempre sistemato in pochi giorni ed ora voglio svelare le tecniche e l’approccio che mi hanno permesso di fare ciò e lo sto facendo attraverso tre video gratuiti di 20/30 minuti che sono accessibili sulla pagina www.mikyrubini.com per aiutare le persone che vogliono lavorare viaggiando.
Quali sono le differenze maggiori tra i paesi in cui hai lavorato/viaggiato e l’Italia?
1. La mania del perfezionismo in Italia è una piaga; mi scrivono ragazzi che hanno paura di partire perché il loro inglese non é perfetto, altri vogliono andare a lavorare all’estero e fare subito un lavoro da 7000€ al mese, amici che prima di mandare un curriculum ad una società ci pensano migliaia di volte e poi magari quando trovano il coraggio di mandarlo è troppo tardi. In Italia questa mania é molto più sviluppata rispetto ad altri posti. A me è cominciato a cambiare tutto in meglio quando sono riuscito a trasformarla in mania del sacrificio e dell’azione. Ora per esempio ciò che sto scrivendo non é perfetto perché avrei tantissime cose da dire, e non lo so se ciò che sto scrivendo rende l’idea o meno però va bene cosí, agisco e poi semmai mi correggo e imparo dall’errore.
2. L’invidia verso chi ha successo; tendenzialmente siamo un popolo che sminuisce e mette sempre in discussione i traguardi raggiunti delle altre persone, pensiamo che ci sia sempre qualcosa di illecito, marcio e illegale dietro alle conquiste. Lo so che non è colpa nostra, la mafia e tutte le brutte cose che sono successe in Italia ci hanno portato a questo punto, però il mondo é cambiato ed oggi, piuttosto che parlare sempre male degli altri, é più giusto (e logico) imparare da chi ha realizzato ciò che vogliamo realizzare noi stessi e prenderne spunto.
Quali invece i paesi che più ti sono rimasti nel cuore?
Naxos e la Thailandia in generale.
Naxos è un’isola greca che fa parte delle Cicladi e si trova vicino Mykonos. Km interi di spiagge selvagge con il mare più azzurro e trasparente che abbia mai visto; città vecchia molto suggestiva con una collina in lontananza dove si vede una grande porta che sembra un portale ad un altra dimensione!
La Thailandia non serve che la descrivo, è uno dei paesi più visitati al mondo, architettura, natura, divertimenti, Bangkok, tutto è eccellente; e poi c’è l’inarrivabile dolcezza e gentilezza delle persone che vivono nelle zone non turistiche.
Quali sono state le difficoltà maggiori in questi anni in giro per il mondo?
Alle prime esperienze ho avuto difficoltà quando mi sono affidato ad agenzie fuffa che mi hanno ripulito. Un altro problema è che all’inizio non avevo le tecniche giuste, non sapevo come fare un curriculum e una lettera di presentazione che funzionassero e non sapevo neanche come comportarmi ai colloqui, poi con il tempo facendo tanti errori ho scoperto come funziona questo mondo, quali sono le cose da fare e quali non fare per poter lavorare viaggiando.
Non pensi mai di tornare in Italia?
Ogni tanto torno, sto qualche settimana o mese e riparto. Non ho abbandonato l’Italia, rimarrà sempre il posto dove sono cresciuto e dove ho legami forti, ora però è più importante realizzare il mio sogno che avevo da bambino, quello di vivere e viaggiare in giro per il mondo, e visto che ancora non sono stato in America del Nord e America del Sud, significa che ho ancora tanto da fare 🙂
Quali consigli ti senti di dare a tutte le persone che vogliono seguire un percorso simile al tuo?
Se noi fossimo nati in Egitto parleremo Arabo, se fossimo nati figli di Donald Trump probabilmente saremmo imprenditori, se fossimo nati sul Tibet saremmo stati monaci. Che lo si voglia accettare o meno tutti noi siamo influenzati da chi ci circonda, come default non siamo portati a scegliere ciò che è meglio per noi, ma a seguire ciò che fanno le persone intorno a noi.
Se cresciamo in un ambiente dove tutti sono alla ricerca di un lavoro qualsiasi, basta che sia a tempo indeterminato, noi crediamo che sia la cosa giusta e chi la pensa in modo diverso è uno sfigato o un sognatore che presto si ritroverà in difficoltà.
Ho fatto questo discorso perché il mio consiglio a chi vuole lavorare viaggiando in giro per il mondo è quello di allontanarsi o diminuire il tempo che si passa con persone che non credono il vostro sogno sia realizzabile e avvicinarsi a chi lo ha già realizzato. Sostituite il telegiornale leggendo piuttosto qualche intervista sul blog di Cambiare Vita, compratevi il libro di Gianluca Mollo tutto e cambio vita, entrate in gruppi Messenger tipo quello che ho creato io fatto soltanto di persone che viaggiano e lavorano in giro per il mondo e persone che vogliono veramente farlo e sono alla ricerca di consigli.
Lavorare viaggiando è possibile, ma circondatevi di persone stimolanti che credono nei vostri sogni e allontanate quelli che io chiamo i finti protettori, ovvero quelli che farebbero di tutto pur di non perdervi, i quali non sono interessati al vostro bene, ma alla vostra compagnia.
Qualsiasi consiglio per viaggiare e lavorare è possibile trovarlo su questa pagina Facebook.