Pietro racconta la sua esperienza come medico nel Regno Unito
Non tutte le esperienze all’estero sono positive e oggi Pietro ci spiega la sua decisione di lavorare in Inghilterra come medico, dopo aver fatto il corso si è trasferito a Sheffield dove ha trovato un ambiente ostile e molto differente da quello italiano. Nel suo libro Inghil…TERRAAA!!! racconta la sua esperienza di vita.
Ciao Pietro, quando hai deciso di lavorare in Inghilterra e quale città hai scelto?
Nel 2011 decisi di dare compimento ad un desiderio che coltivavo da anni, di andare a lavorare in Inghilterra. Mi era stata raccontata come il paradiso per le professioni sanitarie e così partii nel mese di luglio. La mia prima città di residenza, dove rimasi per circa due anni, fu Sheffield.
Hai lavorato da subito come medico?
Ero partito dopo aver fatto il concorso come medico ed avevo il mio contratto di lavoro nello Walk-in centre di Sheffield.
Quali sono state le maggiori difficoltà che hai incontrato per svolgere la tua professione?
Il mondo della sanità e soprattutto la mentalità nella sanità nel Regno Unito sono totalmente differenti dal mondo nostrano.
Ho scritto una guida dove lo spiego bene, un libro che nasce dalle mie esperienze e osservazioni dirette e vissute che sono costruite non sulle fantasie ma sul terreno della quotidianità. Non vuole scoraggiare ma vuole evitare le disillusioni che erano state propinate anche a me prima di muovermi.
L’impatto è drammatico e dopo pochi giorni capii che ero nel posto sbagliato; avrei lasciato se non fossi stato aggirato in stile British.
Parlaci del libro che hai scritto
Il libro è nato da una lezione-colloquio che ho tenuto ai medici di base specializzandi di Brescia. Ce lo avevo in mente da molto tempo.
La realtà per i medici in Inghilterra può diventare drammatica. Ho letto e saputo di decine di suicidi fra i medici. Dalla mia esperienza diretta ed indiretta ho sentito un dovere morale di informare e fornire gli strumenti per cercare di non incappare in trappole mortali.
Nessuno sa e nessuno ti dice che nel Regno Unito c’è un vero e proprio tribunale medico che giudica ed emette sentenze contro i medici come il vero tribunale (si parla di 8.000 casi all’anno!)
Ora dove ti trovi e quali sono i tuoi progetti futuri?
Nel 2012 ho ottenuto la pensione in Italia per una legge che era in vigore al tempo: 35 anni di servizio e 60 anni. In Italia, avendo una pensione, non ti permettono più di lavorare; cosa che non succede nel Regno Unito.
Lavoro ora in Islanda ma i miei progetti futuri sarebbero quelli di ritornare a lavorare in Africa dove avevo lavorato per circa dieci anni negli anni ’90.