Elena, Mirko e Rebecca (2 anni alla partenza) hanno lasciato l’Italia il 30 marzo 2022 per realizzare il loro sogno: fare il giro del mondo con lo zaino in spalla! Oggi si trovano in Argentina e non sono ancora stanchi di esplorare il mondo e scoprire nuove culture. Attraverso il loro blog Anomadi e il canale YouTube raccontano questa incredibile esperienza.
“Perché avete deciso di partire?” questa è la domanda che ci siamo sentiti ripetere più spesso in questi due anni di viaggio. Noi abbiamo anche una lista in cui abbiamo raccolto e scritto le motivazioni di questa nostra decisione, ma la verità è che il motivo principale si può descrivere con: per trovare la nostra strada, persi nel mondo.
Siamo una famiglia italiana che il 30 marzo 2022 ha lasciato tutto ed è partita. Due zaini sulle spalle e uno piccolo da trainare. Si perché siamo in 3 in questa grande avventura: Elena (classe 1989), Mirko (classe 1990) e la piccola Rebecca (nata nel 2019).
Non è stata una scelta facile da prendere. É terrorizzante lasciare la propria area di comfort e fare letteralmente un salto nel vuoto, eppure era l’unica strada che ci sentivamo di dover percorrere.
Per più di 30 anni della nostra vita avevamo seguito il copione che la società ci aveva indicato: studiare, trovare un lavoro, comprare casa, magari una macchina e costruire una famiglia.
E noi così abbiamo fatto. Abbiamo seguito tutto il percorso, pensando che ad ogni traguardo raggiunto avremmo trovato quella fantomatica felicità di cui tutti parlavano. D’altronde così tanta fatica a percorrere quella strada e nemmeno una ricompensa alla fine?
Quando abbiamo raggiunto anche l’ultimo gradino di quella scala, cioè quando è nata Rebecca, ci siamo guardati negli occhi e ci siamo chiesti “e ora? che facciamo?”.
Avremmo dovuto continuare a percorrere quella strada diritta che tutti stavano già percorrendo, lavorare molti anni e poi aspettare la pensione?
Eppure dentro di noi sapevamo che non era quella la strada che ci avrebbe reso felici della nostra vita e che dovevamo cercare un percorso diverso, il sentiero per noi.
Siamo 8 miliardi su questo pianeta, e ci sembra davvero impossibile che esista un’unica strada che tutti devono percorrere. Ogni persona è unica e diversa, così come dovrebbe essere unica e diversa la via che ognuno percorre.
Per noi non esiste una strada “sbagliata” e una “giusta”, esiste solo quella migliore per noi, quella che ci fa sentire vivi e che sentiamo davvero nostra.
E così abbiamo deciso che era venuto il momento di andare a creare il nostro percorso.
Per noi il viaggio è sempre stato l’emblema della libertà, della ricerca, del cambiamento e quindi è stato quasi automatico pensare che lasciare tutto e viaggiare fosse il modo per capire chi davvero eravamo e cosa volevamo nella vita.
Ma anche in questo caso non crediamo che occorra lasciare tutto e partire per scoprire chi si è. Quello era il modo che sentivamo nostro.
Abbiamo passato settimane intere a organizzare il nostro viaggio, a trovare il modo di incastrare le cose, a stabilire un budget di viaggio. Avevamo dei risparmi che tenevamo per “un futuro” e noi avevamo deciso che quel futuro era adesso.
Così ci siamo seduti al nostro tavolo della cucina in una sera di fine gennaio e abbiamo acquistato un biglietto solo andata per Tel Aviv. Era uno dei nostri sogni nel cassetto visitare Israele e così abbiamo deciso che la nostra grande avventura sarebbe partita proprio da lì!
Dopo il primo mese passato a Gerusalemme abbiamo visitato la Palestina, Egitto, Giordania, Thailandia, Laos, Vietnam, Cambogia, Malesia, Filippine, Indonesia, Messico, Guatemala, Colombia, Ecuador, Brasile, Paraguay, Uruguay e attualmente siamo in Argentina.
Amiamo spostarci con i mezzi locali e attraversare le frontiere camminando, abbiamo viaggiato per il sud-est asiatico prendendo un numero imprecisato di bus, treni, minivan, tuk tuk, stiamo attraversando il sud America passando infinite ore sui bus notturni che ci permettono di coprire le lunghe distanze a cui noi in Italia non siamo abituati.
Viaggiamo ospitati dalle famiglie che vivono nei paesi che abbiamo deciso di visitare, facendo volontariato. Amiamo mangiare il cibo locale, specialmente se è servito in strada.
Siamo in viaggio da 708 giorni, abbiamo visitato 19 paesi in tutto il mondo e abbiamo percorso quasi 6.000 km a piedi, eppure non siamo ancora stanchi di vedere questo incredibile pianeta in cui viviamo!
Il viaggio ci insegna qualcosa di nuovo ogni giorno, di noi stessi e del mondo, ci sfida, ci fa conoscere modi diversi di vivere, religioni, culture, tradizioni.
Viaggiando abbiamo capito che il mondo non è così brutto come vedevamo in televisione, che è pieno di persone che desiderano aiutarti quando sei in difficoltà, anche se non sanno nemmeno il tuo nome e il colore della loro pelle è diverso dal tuo.
E viaggiare con una bambina che può vedere e vivere sulla propria pelle queste esperienze, ogni singolo giorno, è per noi la migliore scuola che possa frequentare.
Qualche mese fa abbiamo creato il nostro progetto anomadi, un blog di viaggio e un canale YouTube in cui abbiamo deciso di condividere la nostra esperienza in giro per il mondo.
Vogliamo trasmettere che è possibile viaggiare in ogni modo, con qualsiasi mezzo e con chiunque, anche con i bambini (è sicuramente un viaggio diverso ma non meno intenso), raccontiamo la realtà dei paesi che visitiamo senza indorare la pillola e soprattutto condividiamo la gioia del vivere viaggiando.
Sono passati due anni da quando abbiamo lasciato la nostra “casa italiana” per partire alla volta del mondo, eppure il nostro entusiasmo e la voglia di meravigliarsi non si sono ancora spenti e ci svegliamo ogni giorno curiosi delle strade in cui la vita ci porterà, a qualsiasi latitudine sia!